Libri nuovi (o quasi)


Qualche tempo fa mi sono comprata dei libri per il mio compleanno, riproponendomi di farci poi un post. Con la mia rinomata costanza nei social media me ne sono poi dimenticata ma ehi, non ho ancora cominciato a leggerli quindi conta lo stesso no? XD Costanza che si manifesta anche nel fatto che questo è il primo post sul blog dopo una vita, ma mi riprometto di tornare a utilizzarlo alla pari di Instagram visto che ho smesso di usare Facebook (che è una catastrofe nucleare).

Quindi ecco il post coi miei nuovi libri.

La Danza degli Spiriti di Costanza Miccichè. La seguo su Instagram da un po’ e mi piacciono i suoi post. Il suo libro mi ispirava molto, inoltre mi fa sempre piacere supportare il genere fantastico italiano e gli autori indipendenti (entrambe categorie assai bistrattate mannaggia). I suoi meme mi hanno convinta. Fantasy epico di ispirazione scandinava mi par di capire. Interessante. La protagonista è una donna che ha una relazione con un’altra donna. Ancor più interessante. È da un po’ che non leggo un fantasy epico – sono più propensa alle ambientazioni contemporanee o “quotidiane”, chiamiamole così – questa mi pareva un’ottima occasione per ritornarci su.

Madonna Nera di Germano Hell Greco. Di nuovo, altra occasione per supportare il fantastico italiano e altro libro che ho conosciuto seguendo l’autore su Instagram. Dalle premesse dovrebbe essere al cento per cento nelle mie corde. Horror, ambientato nell’Italia contemporanea e da quel che vedo mi pare sia votato alle atmosfere realistiche, concrete. Che è tutto quello che voglio da un horror perché fa paura ciò che si trova nella vita di tutti i giorni. Inoltre a giudicare dai post mi pare che abbiamo idee simili su cosa renda un libro buono, soprattutto l’attenzione ai dettagli che sono quelli che rendono un horror davvero horror. E che bello vedere del fantastico ambientato in Italia! Ne abbiamo davvero troppo poco. Mi ha convinta subito. Non vedo l’ora.

Sputiamo su Hegel di Carla Lonzi. Io sono una cattiva femminista perché ho letto veramente pochi saggi femministi in vita mia (ora che ci penso non so se ne abbia mai letto uno intero). Articoli molti. Libri pochi. Non so perché. È ora di rimediare. Non so esattamente cosa troverò in questo ma ho letto spezzoni e articoli su e di Carla Lonzi e mi sembra che lei critichi molto l’esaltazione dei “grandi maestri del passato” e i loro pensiero. Per questo l’ho preso, perché anch’io detesto questa esaltazione e non la capisco. I cosiddetti “maestri” del passato, filosofi o artisti che fossero, erano persone normali né più né meno come i pensatori e gli artisti di oggi. E poi, maestri di chi e per chi? Molti di loro erano portatori di un pensiero misogino. Non erano speciali. Erano dei poveri sessisti come molti altri prima e dopo di loro. Si può imparare qualcosa da loro ma se è per quello si può imparare qualcosa da tutto e ho decisamente più riguardo per i miei contemporanei anche perché, pure tralasciando la misoginia per un secondo, penso che i miei contemporanei più probabilmente avranno qualcosa da dirmi che sia rilevante per i problemi che mi circondano oggi. Invece gli intellettuali del passato sono spesso elevati a figure quasi mitiche, intoccabili, portatori di saggezza e menate varie. Sputiamo pure su Hegel.

Le 120 Giornate di Sodoma e Justine di de Sade. Acquisto della serie per fortuna che l’autore è morto e sepolto e mangiato dai vermi altrimenti non so se li avrei presi. Ho aspettative piuttosto basse per questi due devo dire. Li ho presi per due ragioni. La prima: mi piace l’horror incentrato sulla tortura e poi sono una BDSMer, boh, c’è il caso che li apprezzi per davvero. La seconda che è quella principale: ricerca. Anch’io scrivo horror in cui la tortura, più o meno sessuale, ha un ruolo importante. La difficoltà di scrivere queste cose è che dal grottesco e orrido al ridicolo ci passa un millimetro scarso o anche meno. Scrivere cose che suscitano ilarità invece che terrore, orrore o fascino è un attimo e mi piacerebbe davvero, davvero, davvero molto evitare quella trappola, se mi riesce. Questi libri sono molto famosi proprio in virtù delle torture descritte. Bene, vediamo se posso imparare qualcosa. Il primo problema è che ci sono altissime probabilità che si tratti solo di brodaglia sessista e che ci sia poco altro oltre a quello o che, anche nel caso ci sia altro, la brodaglia sessista mi dia troppo fastidio per godermi il resto; il secondo problema è che può essere siano di quei libri diventati famosi solo per lo scandalo e non perché siano effettivamente buoni libri. Si starà a vedere. Nel peggiore dei casi avrò imparato qualcosa su come NON scrivere.

Invisible Women di Caroline Criado Perez. Altro acquisto fatto perché devo leggere più saggistica femminista e perché è da molto che mi interessa. Parla di come il mondo sia costruito in larga parte per e dagli uomini e modellato sul corpo maschile. Il corpo femminile viene sistematicamente ignorato con conseguenze pratiche, nella vita di tutti i giorni e alimentando, aggiungo io, la solita idea che il maschile sia standard, neutrale, e che il femminile sia una cosa a sé, particolare, che non interessa l’umanità tutta. Esempio di quest’idea è l’attitudine molto diffusa a considerare “per tutti” la letteratura maschile, scritta da uomini o che tratti di uomini, mentre la letteratura femminile è vista come interessante solo per le donne e volentieri anche giudicata più superficiale e sciocca. Quindi mi pare che il libro faccia proprio al caso mio.

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